cei consigliopermanente 750x430Prolusione del Cardinale Bassetti al consiglio permanente dei vescovi italiani. Una sapienza antica ci insegna che «per ogni cosa c’è il suo momento»: c’è «un tempo per demolire e un tempo per costruire», un «tempo per stracciare e un tempo per cucire» e, infine, un «tempo per la guerra e un tempo per la pace». Questi passi del Qoèlet vanno oggi riformulati con tre verbi che ci guideranno nella riflessione di questi giorni e nell’azione pastorale del prossimo futuro: ricostruire, ricucire e pacificare.

C’è un’urgenza morale di ricostruire ciò che è distrutto.  
C’è poi un’urgenza spirituale di ricucire ciò che è sfilacciato. Ricucire la comunità ecclesiale italiana, esortandola a interpretarsi nell’orizzonte della Chiesa universale. Ricucire la società italiana, aiutandola a vivere come corpo vivo che cammina assieme.
C’è infine un’urgenza sociale di pacificare ciò che è nella discordia. Il nostro Paese sembra segnato da un clima di «rancore sociale», alimentato da una complessa congiuntura economica, da una diffusa precarietà lavorativa e dall’emergere di paure collettive. Pacificare la società significa incamminarsi con spirito profetico lungo una strada nuova: quella strada che Giorgio La Pira chiamava «il sentiero di Isaia». Un sentiero di pace che si propone di abbattere «il muro della diffidenza» e di costruire ponti di dialogo.
Ricostruire la speranza, ricucire il Paese, pacificare la società. Tre verbi, tre azioni pastorali, tre sfide concrete per il futuro.
Infine ai candidati alle prossime elezioni chiede sobrietà e ai cittadini di andare a votare. Migrazioni, antisemitismo e xenofobia, lavoro, famiglia, scuola, pace nel Mediterraneo: i temi di attualità.