10. SOCIETà 1È stata presentata il 17 novembre a Roma – in vista della Giornata Mondiale dei Poveri istituita da papa Francesco, che si è celebrata domenica 19 novembre – la ventisettesima edizione del Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia dal titolo “Tutto da perdere”. I dati confermano come – con oltre 5,6 milioni di poveri assoluti, pari al 9,7% della popolazione – la povertà in Italia sia un fenomeno strutturale e non più residuale come in passato. Una povertà che oggi ha sempre più i tratti dell’“ereditarietà”. Il nostro Paese in Europa è quello in cui la trasmissione inter-generazionale delle condizioni di vita sfavorevoli risulta più intensa.
«La presenza di oltre 2,1 milioni di famiglie povere è una sconfitta non solo per chi ne è direttamente coinvolto, ma anche per l’intera società – afferma don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana –, perché così essa si trova a dover fare i conti con la perdita di capitale umano, sociale, relazionale che produce gravi e visibili impatti anche sul piano dei diritti». «Da qui – prosegue – la scelta del titolo “Tutto da perdere”, che sottintende come in realtà tutti possiamo dirci vinti di fronte a questi numeri». «Come ci chiede papa Francesco, nell’invitarci a celebrare la Giornata mondiale dei Poveri del 19 novembre, siamo tutti chiamati a “non distogliere lo sguardo dal povero”. Invitati dunque a partire dai poveri, a metterli al centro delle nostre comunità, a fare la nostra parte per cercare di diminuire le disuguaglianze e dare sollievo e nuove opportunità a chi si rivolge a noi, per sconfiggere insieme la miseria».