Rinascita cristiana sollecita un ritorno
all'impegno politico dei cattolici in forme nuove
A Roma, dal 18 al 20 ottobre, il Convegno nazionale
dei responsabili di città e degli animatori

Davanti “all’incapacità di trovare risposte comuni alle grandi sfide sociali, climatiche e politiche del nostro tempo, Rinascita Cristiana rilancia la necessità di un impegno dei cristiani nella sfera pubblica. Lo fa attraverso “La dimensione pubblica della fede”, il Piano di lavoro che sarà presentato nell’ambito del Convegno nazionale dei responsabili di città e degli animatori sul tema: “La fede tra privato e pubblico: una strada da percorrere insieme” in programma a Roma dal 18 al 20 ottobre, presso la Casa Don Orione (Via della Camilluccia 120).

“Le migliori energie sociali dei cattolici si sono lentamente incanalate nel volontariato, disertando l’impegno politico e culturale. Invece di favorire il dialogo tra i diversi orientamenti sui problemi emergenti, chiamando tutti a confrontarsi con il Vangelo, s’è preferito, per evitare spaccature nelle comunità, passare sotto silenzio le questioni politiche, come se esse potessero prescindere dalla fede e dalle esigenze di un progetto di vita evangelico”, rileva Serena Grechi, responsabile nazionale di Rinascita Cristiana. “La fede sembra svaporata e ripiegata nell’intimismo e nell’individualismo”, le fa eco la segretaria nazionale, Francesca Sacchi Lodispoto, sottolineando che “assai poco negli ultimi tempi si è sentita la voce dei cristiani, sia singoli che associati, sia di fronte a scelte sociali disumane sia in favore di progetti di umanità condivisi”.

In linea con le indicazioni del Sinodo per l’Amazzonia sull’urgenza di trovare nuovi cammini per la Chiesa, il Piano di lavoro per questo anno pastorale è uno strumento utile per superare difficoltà e scoraggiamento e per provare a rinnovare la capacità di annuncio in vista di un futuro possibile per tutti. Il documento sarà illustrato durante il Convegno che si aprirà venerdì 18 con la relazione del gesuita padre Giuseppe Riggio, di Aggiornamenti Sociali. La giornata di sabato vedrà l’intervento di mons. Mario Meini, vescovo di Fiesole e vice presidente della Cei e, nel pomeriggio, i gruppi di lavoro. L’appuntamento si chiuderà domenica con riflessione proposta dalla biblista Rosanna Virgili, autrice della meditazione contenuta nel Piano di Lavoro.

AGI – 2 ottobre 2018
Migranti: Rinascita Cristiana, Italia a rischio manipolazione = (AGI) - CdV, 2 ott. - Dai numerosi segnali di intolleranza e xenofobia che sono sotto gli occhi di tutti emerge un'Italia "sempre piu’ divisa, fragile e manipolabile che ha bisogno di essere ricostruita, pacificata, ricucita". Lo afferma una nota di Rinascita cristiana, che tradizionalmente coniuga l’impegno culturale e quello sociale a favore degli ultimi, in particolare dei migranti. "Fiducia e democrazia, cittadinanza globale ed ecologia integrale sono i temi principali - afferma una nota - del documento al centro del Convegno che si aprira’ venerdi’ a Roma con la relazione dell’arcivescovo Luigi Bressan, assistente nazionale di Focsiv e Unitalsi, sul ruolo delle associazioni e dei movimenti ecclesiali nella societa’ di oggi". "In una cultura pluralistica, multietnica e plurireligiosa, il compito che attende le comunita’ cristiane e’ ripensare ed esprimere il messaggio evangelico. Basta guardarsi intorno per capire quanto sia importante per noi cristiani elaborare un pensiero che costruisce, che crea soluzioni e legami: per questo, restiamo legati al tema dell’impegno nella citta’ da cui non possiamo prescindere, perche’ costituisce il luogo dove siamo chiamati a vivere quei valori che riteniamo fondanti per una futura societa’ che vogliamo solidale, giusta e condivisa", sottolinea Serena Grechi, responsabile nazionale di Rinascita Cristiana. Non a caso, quest’anno il movimento ecclesiale lancia la proposta dei "gruppi informali", una formula piu’ agile che unisce all’incontro e al dibattito in presenza il collegamento sui social dove continuare e sviluppare la riflessione. Sabato mons. Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, proporra’ una riflessione su "Democrazia e partecipazione: sfide e buone pratiche dei nostri territori". Seguira’ una tavola rotonda su "Fiducia e democrazia in un contesto globale" alla quale parteciperanno Pierluigi Grasselli, docente all’Universita’ di Perugia, Paolo Pezzana,sindaco di Sori ed esperto di politiche sociali, Giovanni Legnini, gia’ vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, e Gabriella Facondo, giornalista di Tv2000. Nel pomeriggio sono previsti la presentazione del Piano di Lavoro e i gruppi di studio. Il Convegno si concludera’ domenica con l’intervento della biblista Rosanna Virgili. (AGI)
 
AGENSIR – 2 ottobre 2018 - Rinascita Cristiana: “la società deve essere ricucita”. Dal 5 al 7 ottobre a convegno per trovare “Una strada per il futuro”
“La società attuale, sempre più divisa, fragile e manipolabile ha bisogno di essere ricostruita, pacificata, ricucita”. Lo sottolinea il movimento ecclesiale Rinascita cristiana che, raccogliendo questa sfida, presenta “Una strada per il futuro”, il piano di lavoro che sarà illustrato nell’ambito del convegno nazionale, in programma a Roma dal 5 al 7 ottobre. “Basta guardarsi intorno per capire quanto sia importante per noi cristiani elaborare un pensiero che costruisce, che crea soluzioni e legami: per questo, restiamo legati al tema dell’impegno nella città da cui non possiamo prescindere, perché costituisce il luogo dove siamo chiamati a vivere quei valori che riteniamo fondanti per una futura società che vogliamo solidale, giusta e condivisa”, afferma Serena Grechi, responsabile nazionale di Rinascita cristiana. Non a caso, quest’anno il movimento ecclesiale lancia la proposta dei “gruppi informali”, una formula più agile che unisce al confronto in presenza il collegamento sui social. Sui temi della fiducia e democrazia, della cittadinanza globale e dell’ecologia integrale si articola il documento al centro del convegno che si aprirà venerdì con la relazione dell’arcivescovo Luigi Bressan, assistente nazionale di Focsiv e Unitalsi. Sabato sono previsti la riflessione di don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, e la tavola rotonda con Pierluigi Grasselli, docente all’Università di Perugia, Paolo Pezzana, sindaco di Sori ed esperto di politiche sociali, Giovanni Legnini, già vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, e Gabriella Facondo, giornalista di Tv2000. Domenica l’incontro si concluderà con l’intervento della biblista Rosanna Virgili.
FarodiRoma.it – 2 ottobre
La denuncia di Rinascita Cristiana: l’Italia è divisa, fragile e manipolabile
Dai numerosi segnali di intolleranza e xenofobia che sono sotto gli occhi di tutti emerge un’Italia “sempre più divisa, fragile e manipolabile che ha bisogno di essere ricostruita, pacificata, ricucita”. Lo afferma una nota di Rinascita cristiana, che tradizionalmente coniuga l’impegno culturale e quello sociale a favore degli ultimi, in particolare dei migranti. “Fiducia e democrazia, cittadinanza globale ed ecologia integrale sono i temi principali – afferma una nota – del documento al centro del Convegno che si aprirà venerdì a Roma con la relazione dell’arcivescovo Luigi Bressan, assistente nazionale di Focsiv e Unitalsi, sul ruolo delle associazioni e dei movimenti ecclesiali nella società di oggi”. “In una cultura pluralistica, multietnica e plurireligiosa, il compito che attende le comunità cristiane è ripensare ed esprimere il messaggio evangelico. Basta guardarsi intorno per capire quanto sia importante per noi cristiani elaborare un pensiero che costruisce, che crea soluzioni e legami: per questo, restiamo legati al tema dell’impegno nella città da cui non possiamo prescindere, perché costituisce il luogo dove siamo chiamati a vivere quei valori che riteniamo fondanti per una futura società che vogliamo solidale, giusta e condivisa”, sottolinea Serena Grechi, responsabile nazionale di Rinascita Cristiana. Non a caso, quest’anno il movimento ecclesiale lancia la proposta dei “gruppi informali”, una formula più agile che unisce all’incontro e al dibattito in presenza il collegamento sui social dove continuare e sviluppare la riflessione. Sabato mons. Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, proporrà una riflessione su “Democrazia e partecipazione: sfide e buone pratiche dei nostri territori”. Seguirà una tavola rotonda su “Fiducia e democrazia in un contesto globale” alla quale parteciperanno Pierluigi Grasselli, docente all’Università di Perugia, Paolo Pezzana, sindaco di Sori ed esperto di politiche sociali, Giovanni Legnini, già vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, e Gabriella Facondo, giornalista di Tv2000. Nel pomeriggio sono previsti la presentazione del Piano di Lavoro e i gruppi di studio. Il Convegno si concluderà domenica con l’intervento della biblista Rosanna Virgili.
 
ASKANEWS – 3 ottobre - Direttore della Caritas a convegno su "una strada per il futuro" - Dal 5 al 7 ottobre l'iniziativa del movimento Rinascita Cristiana Roma, 3 ott.(askanews) - Una società come quella attuale, sempre più divisa, fragile e manipolabile ha bisogno di essere ricostruita, pacificata, ricucita. Raccogliendo questa sfida, il movimento ecclesiale Rinascita Cristiana presenta "Una strada per il futuro", il piano di lavoro che sarà illustrato nell’ambito del Convegno nazionale dei responsabili di città in programma a Roma dal 5 al 7 ottobre, presso la casa per ferie Enrico De Ossò, in via di Valcannuta 134. In una cultura pluralistica, multietnica e plurireligiosa, si legge in una nota, il compito che attende le comunità cristiane è ripensare ed esprimere il messaggio evangelico. "Basta guardarsi intorno per capire quanto sia importante per noi cristiani elaborare un pensiero che costruisce, che crea soluzioni e legami: per questo, restiamo legati al tema dell’impegno nella città da cui non possiamo prescindere, perché costituisce il luogo dove siamo chiamati a vivere quei valori che riteniamo fondanti per una futura società che vogliamo solidale, giusta e condivisa", sottolinea Serena Grechi, responsabile nazionale di Rinascita Cristiana. Non a caso, quest’anno il movimento ecclesiale lancia la proposta dei "gruppi informali", una formula più agile che unisce all’incontro e al dibattito in presenza il collegamento sui social dove continuare e sviluppare la riflessione. Fiducia e democrazia, cittadinanza globale ed ecologia integrale sono i temi principali del documento al centro del Convegno che si aprirà venerdì con la relazione dell’arcivescovo Luigi Bressan, assistente nazionale di Focsiv e Unitalsi, sul ruolo delle associazioni e dei movimenti ecclesiali nella società di oggi. Sabato mons. Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, proporrà una riflessione su "Democrazia e partecipazione: sfide e buone pratiche dei nostri territori". Seguirà una tavola rotonda su "Fiducia e democrazia in un contesto globale" alla quale parteciperanno Pierluigi Grasselli, docente all’Università di Perugia, Paolo Pezzana, sindaco di Sori ed esperto di politiche sociali, Giovanni Legnini, già vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, e Gabriella Facondo, giornalista di Tv2000. Nel pomeriggio sono previsti la presentazione del Piano di Lavoro e i gruppi di studio. Il Convegno si concluderà domenica con l’intervento della biblista Rosanna Virgili.
 
ANSA – 3 ottobre 2018
Cattolici: Rinascita Cristiana, via maestra Italia da ricucire (ANSA) - ROMA, 3 OTT - Una società come quella attuale, sempre più divisa, fragile e manipolabile ha bisogno di essere ricostruita, pacificata, ricucita. Raccogliendo questa sfida, il movimento ecclesiale Rinascita Cristiana presenta "Una strada per il futuro", il piano di lavoro che sarà illustrato nell’ambito del Convegno nazionale dei responsabili di città in programma a Roma dal 5 al 7 ottobre, presso la casa per ferie Enrico De Ossò, in via di Valcannuta 134. In una cultura pluralistica, multietnica e plurireligiosa, il compito che attende le comunità cristiane è ripensare ed esprimere il messaggio evangelico. "Basta guardarsi intorno per capire quanto sia importante per noi cristiani elaborare un pensiero che costruisce, che crea soluzioni e legami: per questo, restiamo legati al tema dell’impegno nella città da cui non possiamo prescindere, perché costituisce il luogo dove siamo chiamati a vivere quei valori che riteniamo fondanti per una futura società che vogliamo solidale, giusta e condivisa", sottolinea Serena Grechi, responsabile nazionale di Rinascita Cristiana. Non a caso, quest’anno il movimento ecclesiale lancia la proposta dei "gruppi informali", una formula più agile che unisce all’incontro e al dibattito in presenza il collegamento sui social dove continuare e sviluppare la riflessione. Fiducia e democrazia, cittadinanza globale ed ecologia integrale sono i temi principali del documento al centro del Convegno che si aprirà venerdì con la relazione dell’arcivescovo Luigi Bressan, assistente nazionale di Focsiv e Unitalsi, sul ruolo delle associazioni e dei movimenti ecclesiali nella società di oggi. Sabato mons. Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, proporrà una riflessione su "Democrazia e partecipazione: sfide e buone pratiche dei nostri territori". Seguirà una tavola rotonda su "Fiducia e democrazia in un contesto globale" alla quale parteciperanno Pierluigi Grasselli, docente all’Università di Perugia, Paolo Pezzana, sindaco di Sori ed esperto di politiche sociali, Giovanni Legnini, già vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, e Gabriella Facondo, giornalista di Tv2000. Nel
pomeriggio sono previsti la presentazione del Piano di Lavoro e i gruppi di studio. Il Convegno si concluderà domenica con l’intervento della biblista Rosanna Virgili. (ANSA).
 
ADNKRONOS – 6 ottobre 2018
MIGRANTI: DON SODDU (CARITAS), POLITICA OGGI METTE IN DISCUSSIONE PUNTI FERMI NOBILI Critiche al decreto Salvini, cooperazione e solidarieta’ non vanno messi in discussione Roma, 6 ott. (AdnKronos) - "Oggi la politica sembra aver cambiato radicalmente direzione tanto che i principi che solo pochi anni fa non ci si sarebbe nemmeno sognati di porre in discussione vengono considerati quasi come degli inutili orpelli". Lo ha denunciato don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, aprendo la seconda giornata del convegno nazionale di Rinascita Cristiana. Parlando del decreto legge Salvini in materia di immigrazione e sicurezza, Soddu ha rilevato che "appare chiaro che l’indebolimento del sistema di accoglienza diffusa non farà altro che aggravare le difficoltà della gestione dei migranti nel senso di un’accoglienza e integrazione positiva, che è l’unica strada per non ritrovarci tra pochi anni con una generazione di ’senza diritti e senza speranza’". "La chiusura e il disinteresse per chi è lontano - è la denuncia di don Soddu - porta ad usare lenti distorte che spingono a ridefinire in chiave di sicurezza e di dissuasione dei fenomeni migratori strumenti nobili come quelli della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale, originariamente pensati come modi per perseguire la giustizia, promuovere la dignità di tutti gli uomini e di tutto l’uomo. Si tratta di strumenti necessari come occasioni di relazione positiva in un mondo che dentro e fuori le comunità nazionali vede sorgere muri e approfondirsi fossati".
 
AGI – 6 ottobre
Dl Sicurezza: Caritas, agitare spettro invasione va contro Vangelo (AGI) - CdV, 6 ott. - La Caritas Italiana boccia il Decreto Sicurezza di Salvini ."L'indebolimento del sistema di accoglienza diffusa non fara’ altro che aggravare le difficolta’ della gestione dei migranti nel senso di un’accoglienza e integrazione positiva, che e’ l’unica strada per non ritrovarci tra pochi anni con una generazione di ’senza diritti e senza speranza’", ha affermato il direttore dell’organismo Cei, don Francesco Soddu, intervenendo al Convegno nazionale di Rinascita Cristiana in corso a Roma. Secondo il sacerdote, "la chiusura e il disinteresse per chi e’ lontano" portano ad usare "lenti distorte" che "spingono a ridefinire in chiave di sicurezza e di dissuasione dei fenomeni migratori strumenti nobili come quelli della cooperazione allo sviluppo e della solidarieta’ internazionale, originariamente pensati come modi per perseguire la giustizia, promuovere la dignita’ ’di tutti gli uomini e di tutto l’uomo’". "Agitare lo spettro di invasioni, pur smentite dalle statistiche o sventolare quello dell’insicurezza, laddove una visione complessiva fatica a cogliere le radici fattuali di essa, al di la’ di episodi della cronaca esecrabili e dolorosi, ma non generalizzabili" rappresenta, denuncia don Soddu, "il modo per introdurre modelli di convivenza del tutto estranei alla nostra tradizione, oltreche’ in buona parte estranei al messaggio evangelico, che rischiano anche di indebolire la capacita’ del nostro paese di costruire una comunita’ nazionale coesa, accogliente e solidale". Al Convegno nazionale dei responsabili di citta’ del movimento ecclesiale Rinascita Cristiana, dedicato ai temi della democrazia, della cittadinanza globale e dell’ecologia integrale, don Soddu non ha utilizzato mezzi termini: "e’ la strumentalizzazione delle paure esistenti - ha affermato - a costituire il pericolo piu’ grande a generare politiche che sembrano porre in discussione i principi di bene comune, accoglienza, di tolleranza, di solidarieta’, piu’ profondamente iscritti nel nostro modello di convivenza civile e nella nostra Costituzione, in cui e’ contenuto anche il Vangelo", ha denunciato don Soddu per il quale "viviamo in un tempo segnato da una profonda segmentazione, dal dilagare del sospetto e della paura, dalla facile ricerca di capri espiatori". (AGI)
 
AGENSIR – 6 ottobre
Politica: don Soddu (Caritas), “strumentalizzazione paure è pericolo più grande, si mettono in discussione principi della Costituzione”
“Agitare lo spettro di invasioni, pur smentite dalle statistiche o sventolare quello dell’insicurezza, laddove una visione complessiva fatica a cogliere le radici fattuali di essa è il modo per introdurre modelli di convivenza del tutto estranei alla nostra tradizione”. Lo ha denunciato don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, per il quale questi modelli sono anche “in buona parte estranei al messaggio evangelico e rischiano di indebolire la capacità del nostro paese di costruire una comunità nazionale coesa, accogliente e solidale”. Intervenendo al convegno nazionale di Rinascita Cristiana, don Soddu ha ricordato che, “al di là di episodi della cronaca esecrabili e dolorosi, ma non generalizzabili”, è “la strumentalizzazione delle paure esistenti a costituire il pericolo più grande e a generare politiche che sembrano porre in discussione i principi di bene comune, accoglienza, di tolleranza, di solidarietà, più profondamente iscritti nel nostro modello di convivenza civile e nella nostra Costituzione, in cui è contenuto anche il Vangelo”. Secondo il direttore della Caritas, “il tema della democrazia e della partecipazione rappresenta con molta probabilità la sfida tra le più cruciali che ci vengono poste innanzi nei tempi non facili che stiamo vivendo”. Una sfida, ha concluso, che chiama in causa tutti, sia “come cristiani, preoccupati di testimoniare il Vangelo con la nostra vita” sia “come cittadini, impegnati nella costruzione di un bene comune condiviso in cui la centralità della persona umana sia riconosciuta e garantita”.
 
AGENSIR – 6 ottobre
Decreto Salvini: don Soddu (Caritas), “indebolire sistema di accoglienza aggraverà difficoltà di gestione migranti, speriamo in miglioramento testo”
Nel recentissimo Decreto legge in materia di immigrazione e sicurezza, “appare tra le altre cose chiaro che l’indebolimento del sistema di accoglienza diffusa non farà altro che aggravare le difficoltà della gestione dei migranti nel senso di un’accoglienza e integrazione positiva, che è l’unica strada per non ritrovarci tra pochi anni con una generazione di ‘senza diritti e senza speranza’”. Ne è convinto don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, che aprendo la seconda giornata del convegno nazionale di Rinascita Cristiana, ha auspicato che il testo del decreto possa essere “migliorato così che sia salvaguardata quella grande conquista che è stata fatta attraverso il sistema dello Sprar”. “Viviamo in un tempo segnato da una profonda segmentazione, dal dilagare del sospetto e della paura, dalla facile ricerca di capri espiatori”, ha lamentato il direttore della Caritas evidenziando che oggi “la politica sembra aver cambiato radicalmente direzione” tanto che “i principi che solo pochi anni fa non ci si sarebbe nemmeno sognati di porre in discussione vengono considerati quasi come degli inutili orpelli”. “La chiusura e il disinteresse per chi è lontano”, è la denuncia di don Soddu, porta ad usare “lenti distorte” che “spingono a ridefinire in chiave di sicurezza e di dissuasione dei fenomeni migratori strumenti nobili come quelli della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale, originariamente pensati come modi per perseguire la giustizia, promuovere la dignità ‘di tutti gli uomini e di tutto l’uomo’”. Si tratta, ha concluso, di “strumenti necessari come occasioni di relazione positiva in un mondo che dentro e fuori le comunità nazionali vede sorgere muri e approfondirsi fossati”.
 
REDATTORE SOCIALE – 6 ottobre Decreto Salvini. Soddu (Caritas): “Pericoloso strumentalizzare le paure" Al Convegno nazionale del movimento ecclesiale Rinascita Cristiana, dedicato ai temi della democrazia, della cittadinanza globale e dell’ecologia integrale, il direttore della Caritas torna sul decreto sicurezza. “L’indebolimento del sistema di accoglienza diffusa non farà altro che aggravare le difficoltà della gestione dei migranti”. (Leggi news)
Farodiroma.it – 6 ottobre
Il Dl Salvini criminalizza migranti e accoglienza. Il direttore della Caritas Italiana: indebolire sistema solidale aumenterà difficoltà sociali
La Caritas Italiana boccia il Decreto Sicurezza di Salvini. “L’indebolimento del sistema di accoglienza diffusa non farà altro che aggravare le difficoltà della gestione dei migranti nel senso di un’accoglienza e integrazione positiva, che è l’unica strada per non ritrovarci tra pochi anni con una generazione di ‘senza diritti e senza speranza’”, ha affermato il direttore dell’organismo Cei, don Francesco Soddu, intervenendo al Convegno nazionale di Rinascita Cristiana in corso a Roma. Secondo il sacerdote, “la chiusura e il disinteresse per chi è lontano” portano ad usare “lenti distorte” che “spingono a ridefinire in chiave di sicurezza e di
dissuasione dei fenomeni migratori strumenti nobili come quelli della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale, originariamente pensati come modi per perseguire la giustizia, promuovere la dignità ‘di tutti gli uomini e di tutto l’uomo’”. “Agitare lo spettro di invasioni, pur smentite dalle statistiche o sventolare quello dell’insicurezza, laddove una visione complessiva fatica a cogliere le radici fattuali di essa, al di là di episodi della cronaca esecrabili e dolorosi, ma non generalizzabili” rappresenta, denuncia don Soddu, “il modo per introdurre modelli di convivenza del tutto estranei alla nostra tradizione, oltreché in buona parte estranei al messaggio evangelico, che rischiano anche di indebolire la capacità del nostro paese di costruire una comunità nazionale coesa, accogliente e solidale”. Al Convegno nazionale dei responsabili di città del movimento ecclesiale Rinascita Cristiana, dedicato ai temi della democrazia, della cittadinanza globale e dell’ecologia integrale, don Soddu non ha utilizzato mezzi termini: “è la strumentalizzazione delle paure esistenti – ha affermato – a costituire il pericolo più grande a generare politiche che sembrano porre in discussione i principi di bene comune, accoglienza, di tolleranza, di solidarietà, più profondamente iscritti nel nostro modello di convivenza civile e nella nostra Costituzione, in cui è contenuto anche il Vangelo”, ha denunciato don Soddu per il quale “viviamo in un tempo segnato da una profonda segmentazione, dal dilagare del sospetto e della paura, dalla facile ricerca di capri espiatori”. Oggi, ha lamentato il direttore della Caritas, “la politica sembra aver cambiato radicalmente direzione” tanto che “i principi che solo pochi anni fa non ci si sarebbe nemmeno sognati di porre in discussione vengono considerati quasi come degli inutili orpelli”. Nella sua relazione, monsignor Soddu si è quindi soffermato sul Decreto legge in materia di immigrazione e sicurezza, auspicando che il testo possa essere “migliorato così che sia salvaguardata quella grande conquista che è stata fatta attraverso il sistema dello Sprar” che sono “strumenti necessari come occasioni di relazione positiva in un mondo che dentro e fuori le comunità nazionali vede sorgere muri e approfondirsi fossati”. “Il tema della democrazia e della partecipazione rappresenta con molta probabilità la sfida tra le più cruciali che ci vengono poste innanzi nei tempi non facili che stiamo vivendo”, ha osservato monsignor Soddu evidenziando che questa sfida chiama in causa tutti, sia “come cristiani, preoccupati di testimoniare il Vangelo con la nostra vita” sia “come cittadini, impegnati nella costruzione di un bene comune condiviso in cui la centralità della persona umana sia riconosciuta e garantita”. Serve “un impegno di tutti, su molti fronti, con politiche inclusive e generative, ad ogni livello”, ha confermato l’economista Pierluigi Grasselli, docente all’Università di Perugia, per il quale occorre “una cooperazione diffusa, una fiducia reciproca, un clima di unitarietà e di coesione, che in Italia oggi contrasta nettamente con lo spirito divisivo, di accesa e rancorosa competizione, portato avanti nel nostro Paese”. In questo orizzonte, si inserisce il ruolo di Rinascita Cristiana, chiamata a “superare la prevalente assenza di pensiero del mondo attuale, andando oltre il ricorso generalizzato a opinioni, percezioni, slogan” e a “migliorare il processo di conoscenza, verificando le informazioni, valutando le percezioni, approfondendo il discernimento”. Non a caso, ha fatto notare Grasselli, “negli ultimi anni, Rinascita Cristiana ha imboccato una strada di rinnovamento, cercando di passare anche dal pensare all’agire concreto”. “È finito il tempo delle attese: ci siamo messi al servizio della Parola, non possiamo più far finta di nulla se non vogliamo domani essere irrilevanti. I nostri valori sono quelli che troviamo nella Costituzione, li vogliamo ritrovare anche nelle nostre leggi”, ha concluso Serena Grechi, presidente nazionale di Rinascita, per la quale “è tempo di raccogliere le sfide di questo tempo, di fare delle scelte, dire che noi ci siamo e che vogliamo esserci, ogni volta che c’è un’ingiustizia e che il nostro fratello ci chiede aiuto”.
Fonte: Agi
 
Toscana oggi – 6 ottobre Decreto Salvini: don Soddu (Caritas), «indebolire sistema di accoglienza aggraverà difficoltà di gestione migranti Don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, si è detto convinto che uno degli effetti del recente decreto Salvini, del quale auspica miglioramenti in Palamento, sarà quello di rendere più difficile la gestione dei migranti «nel senso di un’accoglienza e integrazione positiva». Nel recentissimo Decreto legge in materia di immigrazione e sicurezza, «appare tra le altre cose chiaro che l’indebolimento del sistema di accoglienza diffusa non farà altro che aggravare le difficoltà della gestione dei migranti nel senso di un’accoglienza e integrazione positiva, che è l’unica strada per non ritrovarci tra pochi anni con una generazione di ‘senza diritti e senza speranza’». Ne è convinto don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, che aprendo la seconda giornata del convegno nazionale di Rinascita Cristiana, ha auspicato che il testo del decreto possa essere «migliorato così che sia salvaguardata quella grande conquista che è stata fatta attraverso il sistema dello Sprar». «Viviamo in un tempo segnato da una profonda segmentazione, dal dilagare del sospetto e della paura, dalla facile ricerca di capri espiatori», ha lamentato il direttore della Caritas evidenziando che oggi «la politica sembra aver cambiato radicalmente direzione» tanto che «i principi che solo pochi anni fa non ci si sarebbe nemmeno sognati di porre in discussione vengono considerati quasi come degli inutili orpelli». «La chiusura e il disinteresse per chi è lontano», è la denuncia di don Soddu, porta ad usare «lenti distorte» che «spingono a ridefinire in chiave di sicurezza e di dissuasione dei fenomeni migratori strumenti nobili come quelli della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale, originariamente pensati come modi per perseguire la giustizia, promuovere la dignità ‘di tutti gli uomini e di tutto l’uomo’». Si tratta, ha concluso, di «strumenti necessari come occasioni di relazione positiva in un mondo che dentro e fuori le comunità nazionali vede sorgere muri e approfondirsi fossati». «Agitare lo spettro di invasioni, pur smentite dalle statistiche o sventolare quello dell’insicurezza, laddove una visione complessiva fatica a cogliere le radici fattuali di essa è il modo per introdurre modelli di convivenza del tutto estranei alla nostra tradizione», ha poi denunciato don Francesco Soddu, ritenendo questi modelli anche «in buona parte estranei al messaggio evangelico e rischiano di indebolire la capacità del nostro paese di costruire una comunità nazionale coesa, accogliente e solidale». Don Soddu ha ricordato che, «al di là di episodi della cronaca esecrabili e dolorosi, ma non generalizzabili», è «la strumentalizzazione delle paure esistenti a costituire il pericolo più grande e a generare politiche che sembrano porre in discussione i principi di bene comune, accoglienza, di tolleranza, di solidarietà, più profondamente iscritti nel nostro modello di convivenza civile e nella nostra Costituzione, in cui è contenuto anche il Vangelo». Secondo il direttore della Caritas, «il tema della democrazia e della partecipazione rappresenta con molta probabilità la sfida tra le più cruciali che ci vengono poste innanzi nei tempi non facili che stiamo vivendo». Una sfida, ha concluso, che chiama in causa tutti, sia «come cristiani, preoccupati di testimoniare il Vangelo con la nostra vita» sia «come cittadini, impegnati nella costruzione di un bene comune condiviso in cui la centralità della persona umana sia riconosciuta e garantita». Fonte: Sir
IlGiornale.it – 6 ottobre Migranti, la Caritas va all'attacco: "Salvini? Va contro il Vangelo" Dal Vaticano un nuovo, durissimo attacco al Viminale. Il numero uno della Caritas tuona contro Salvini: "L'indebolimento del sistema di accoglienza diffusa aggraverà le difficoltà dei migranti" Sergio Rame - La Caritas Italiana boccia il decreto Sicurezza e attacca, ancora una volta Matteo Salvini. "L'indebolimento del sistema di accoglienza diffusa non farà altro che aggravare le difficoltà della gestione dei migranti nel senso di un'accoglienza e integrazione positiva, che è l'unica strada per non ritrovarci tra pochi anni con una generazione di 'senza diritti e senza speranza'", ha tuonato don Francesco Soddu usando il Convegno nazionale di Rinascita Cristiana in corso a Roma per lanciare altre bordate contro il governo gialloverde. "Agitare lo spettro dell'invasione - è l'anatema lanciato dal sacerdote che dirige l'rganismo della Cei - va contro il Vangelo". Dal Vaticano continuano a piovere critiche contro l'esecutivo Conte per la linea dura assunta dal Viminale per fermare l'immigrazione clandestina. Il decreto Sicurezza, firmato nei giorni scorsi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è subito diventata l'occasione per muovere un nuovo attacco a Salvini. Secondo don Soddu, "la chiusura e il disinteresse per chi è lontano" portano a usare "lenti distorte" che "spingono a ridefinire in chiave di sicurezza e di dissuasione dei fenomeni migratori strumenti nobili come quelli della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale, originariamente pensati come modi per perseguire la giustizia, promuovere la dignità 'di tutti gli uomini e di tutto l'uomo'". "Agitare lo spettro di invasioni, pur smentite dalle statistiche o sventolare quello dell'insicurezza, laddove una visione complessiva fatica a cogliere le radici fattuali di essa, al di là di episodi della cronaca esecrabili e dolorosi, ma non generalizzabili - denuncia don Soddu - rappresenta il modo per introdurre modelli di convivenza del tutto estranei alla nostra tradizione, oltreché in buona parte estranei al messaggio evangelico, che rischiano anche di indebolire la capacità del nostro paese di costruire una comunità nazionale coesa, accogliente e solidale". Al Convegno nazionale dei responsabili di città del movimento ecclesiale Rinascita Cristiana, dedicato ai temi della democrazia, della cittadinanza globale e dell'ecologia integrale, don Soddu non ha utilizzato mezzi termini per criticare il governo Conte e, in modo particolare, Salvini. Pur senza mai fare il nome del leader della Lega, il direttore dela Caritas ha, infatti, detto che "la strumentalizzazione delle paure esistenti"costituisce "il pericolo più grande a generare politiche che sembrano porre in discussione i principi di bene comune, accoglienza, di tolleranza, di solidarietà, più profondamente iscritti nel nostro modello di convivenza civile e nella nostra Costituzione, in cui è contenuto anche il Vangelo". Secondo don Soddu, infine, l'Italia si trova "in un tempo segnato da una profonda segmentazione, dal dilagare del sospetto e della paura, dalla facile ricerca di capri espiatori".
 
AVVENIRE – 7 ottobre 2018
«Intolleranza e chiusura sono estranee alla nostra tradizione» ROMA Il diffondersi di un clima di intolleranza e chiusure preoccupa la Chiesa italiana. «La politica sembra aver cambiato radicalmente direzione», tanto che «i principi che solo pochi anni fa non ci si sarebbe sognati di porre in discussione, vengono considerati quasi come degli inutili orpelli». A denunciarlo è monsignor Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, che, intervenendo al convegno di Rinascita Cristiana, in corso a Roma, ha puntato il dito contro le derive attuali del-l’Italia. «Agitare lo spettro di invasioni, pur smentite dalle statistiche», rappresenta «il modo per introdurre modelli di convivenza del tutto estranei alla nostra tradizione e al messaggio evangelico». Per Soddu, «viviamo in un tempo segnato da una profonda segmentazione, dal dilagare del sospetto e della paura, dalla facile ricerca di capri espiatori», ha lamentato il direttore della Caritas che ha fatto riferimento al decreto Sicurezza, esprimendo l’auspicio che il testo possa essere «migliorato così da salvaguardare la grande conquista fatta attraverso il sistema dello Sprar». «L’indebolimento del sistema di accoglienza diffusa – ha scandito – non farà altro che aggravare le difficoltà della gestione dei migranti nel senso di un’accoglienza e integrazione positiva, che è l’unica strada per non ritrovarci con una generazione di “senza diritti e senza speranza”». Serve, allora, «un impegno di tutti per politiche inclusive e generative», ha confermato l’economista Pierluigi Grasselli, docente all’Università di Perugia, per il quale occorre «una cooperazione diffusa, una fiducia reciproca, un clima di unitarietà e di coesione» a fronte di «uno spirito divisivo, di accesa e rancorosa competizione, portato avanti nel nostro Paese». (Stefania Careddu)
 
Laporzione.it – 8 ottobre 2018
Immigrazione: “Strumentalizzare la paura è il pericolo più grande per il bene comune”
«Al di là – sostiene - di episodi della cronaca esecrabili e dolorosi, ma non generalizzabili, è la strumentalizzazione delle paure esistenti a costituire il pericolo più grande e a generare politiche che sembrano porre in discussione i principi di bene comune, accoglienza, di tolleranza, di solidarietà, più profondamente iscritti nel nostro modello di convivenza civile e nella nostra Costituzione, in cui è contenuto anche il Vangelo».
 
Posted on 8 ottobre 2018 by Matteo Sborgia in Cronaca
Lo ha affermato don Francesco Soddu,direttore della Caritas Italiana don Francesco Soddu, direttore Caritas italiana
Preoccupa e non poco il recente Decreto legge Salvini in materia d’immigrazione e sicurezza. Un timore che, Don Francesco Soddu direttore della Caritas Italiana non nasconde, intervenendo in apertura della seconda giornata del convegno nazionale di Rinascita Cristiana. «Agitare lo spettro di invasioni – denuncia don Soddu – pur smentite dalle statistiche o sventolare quello dell’insicurezza, laddove una visione complessiva fatica a cogliere le radici fattuali di essa è il modo per introdurre modelli di convivenza del tutto estranei alla nostra tradizione». «Sono modelli – precisa – anche in buona parte estranei al messaggio evangelico e rischiano di indebolire la capacità del nostro paese di costruire una comunità nazionale coesa, accogliente e solidale». Il rischio concreto non è solo quello di perdere la bussola a livello cristiano, ma anche di cadere in facili ed inopportune generalizzazioni sul tema: «Al di là – sostiene – di episodi della cronaca esecrabili e dolorosi, ma non generalizzabili, è la strumentalizzazione delle paure esistenti a costituire il pericolo più grande e a generare politiche che sembrano porre in discussione i principi di bene comune, accoglienza, di tolleranza, di solidarietà, più profondamente iscritti nel nostro modello di convivenza civile e nella nostra Costituzione, in cui è contenuto anche il Vangelo». Non può mancare poi, da parte del direttore della Caritas Italiana, un passaggio sulla democrazia: «Il tema della democrazia e della partecipazione – incalza – rappresenta con molta probabilità la sfida tra le più cruciali che ci vengono poste innanzi nei tempi non facili che stiamo vivendo». «Una sfida – conclude – che chiama in causa tutti, sia come cristiani, preoccupati di testimoniare il Vangelo con la nostra vita sia come cittadini, impegnati nella costruzione di un bene comune condiviso in cui la centralità della persona umana sia riconosciuta e garantita».

ANSA


Elezioni: Rinascita Cristiana, no a xenofobia e cultura paura 


(ANSA) - ROMA, 27 GEN - Il movimento Rinascita Cristiana
rilancia il tema della solidarietà  "come bussola da seguire in
un momento difficile della vita nazionale". Alla vigilia di
elezioni politiche la cui attesa "tende a polarizzare le
posizioni e ad acuire polemiche divisive" il movimento cattolico
conferma il suo impegno a favore del dialogo costruttivo.
È "urgente che come cristiani ci attrezziamo sempre meglio a
leggere i segni dei tempi senza paura e settarismo", afferma la
presidente Serena Grechi ricordando che "quest’anno abbiamo
scelto come indirizzo del nostro agire quello di ’abitare i
conflitti’ della nostra società , di lottare per le dignità 
perdute, di far sentire la nostra voce ogni qual volta venga
calpestata la persona e i suoi diritti". Nel Piano di lavoro,
spiega, "stiamo affrontando il tema dei giovani e la mancanza di
lavoro o la poca dignità  del lavoro, le ricadute sulla famiglia
sia presente che futura, il peso della corruzione e di una
società  violenta, ingiusta e razzista".
"Siamo preoccupati per la diffusione di una cultura della
paura e per il risorgere della xenofobia, rileva la segretaria
nazionale, Francesca Sacchi Lodispoto, sottolineando che "dal
convegno di Pozzallo in poi abbiamo sempre considerato il tema
dell’immigrazione come centrale per la dignità  della persona e
per una convivenza pacifica nel nostro paese e nel mondo". Per
questo, osserva "apprezziamo la proposta di un Incontro di
riflessione e di spiritualità  per la pace nel Mediterraneo, 
avanzata dal presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti,
e appoggiata unanimemente dal Consiglio permanente".
In linea con quanto già  auspicato dal cardinale Bassetti,
Rinascita Cristiana continua a promuovere la cultura del bene
comune e l’avvio di processi di cambiamento a partire da uno
sguardo attento e lucido sulla realtà . In quest’ottica, si
conclude oggi una due giorni di riflessione e approfondimento su
"La revisione di vita una spiritualità  per l’oggi" che ha
ribadito l’urgenza di "progettare in modo sempre più mirato e
collettivo eventi culturali, azioni, tavoli di dialogo per
abitare i conflitti ed essere strumenti di coesione e di
pace".(ANSA).


AGENZIA ITALIA

Elezioni: Rinascita, cultura solidarieta' per risollevare Italia

(AGI) - CdV, 27 gen. - Si conclude a Roma il Seminario del 
movimento Rinascita Cristiana che rilancia il tema della 
solidarieta’ come bussola da seguire in un momento difficile 
della vita nazionale. Alla vigilia di elezioni politiche la cui 
attesa tende a polarizzare le posizioni e ad acuire polemiche 
divisive, il movimento cattolico conferma il suo impegno a 
favore del dialogo costruttivo. E’ "urgente che come cristiani 
ci attrezziamo sempre meglio a leggere i segni dei tempi senza 
paura e settarismo", afferma la presidente Serena Grechi 
ricordando che "quest’anno abbiamo scelto come indirizzo del 
nostro agire quello di ’abitare i conflitti’ della nostra 
societa’, di lottare per le dignita’ perdute, di far sentire la 
nostra voce ogni qual volta venga calpestata la persona e i 
suoi diritti". Nel Piano di lavoro, spiega, "stiamo affrontando 
il tema dei giovani e la mancanza di lavoro o la poca dignita’ 
del lavoro, le ricadute sulla famiglia sia presente che futura, 
il peso della corruzione e di una societa’ violenta, ingiusta e 
razzista". 
"Siamo preoccupati per la diffusione di una cultura della 
paura e per il risorgere della xenofobia, rileva la segretaria 
nazionale, Francesca Sacchi Lodispoto, sottolineando che "dal 
convegno di Pozzallo in poi abbiamo sempre considerato il tema 
dell’immigrazione come centrale per la dignita’ della persona e 
per una convivenza pacifica nel nostro paese e nel mondo". Per 
questo, osserva "apprezziamo la proposta di un Incontro di 
riflessione e di spiritualita’ per la pace nel Mediterraneo, 
avanzata dal presidente della Cei, cardinale Gualtiero 
Bassetti, e appoggiata unanimemente dal Consiglio permanente". 
In linea con quanto gia’ auspicato dal cardinale Bassetti, 
Rinascita Cristiana continua a promuovere la cultura del bene 
comune e l’avvio di processi di cambiamento a partire da uno 
sguardo attento e lucido sulla realta’. In quest’ottica, si 
conclude oggi una due giorni di riflessione e approfondimento 
su "La revisione di vita una spiritualita’ per l’oggi" che ha 
ribadito l’urgenza di "progettare in modo sempre piu’ mirato e 
collettivo eventi culturali, azioni, tavoli di dialogo per 
abitare i conflitti ed essere strumenti di coesione e di pace". 
(AGI) 

 

ADNKRONOS

ELEZIONI: RINASCITA CRISTIANA, PREOCCUPATI PER IL RISORGERE DI VIOLENZA E XENOFOBIA

Appello in vista delle politiche, impegno per dialogo 
costruttivo 

Roma, 27 gen. (AdnKronos) - Rinascita Cristiana rilancia "il tema 
della solidarietà come bussola da seguire in un momento difficile 
della vita nazionale". Alla vigilia delle elezioni politiche "la cui 
attesa tende a polarizzare le posizioni e ad acuire polemiche 
divisive", il movimento cattolico conferma il suo impegno in favore 
del dialogo costruttivo. 

"È urgente che come cristiani ci attrezziamo sempre meglio a leggere i 
segni dei tempi senza paura e settarismo - afferma la presidente 
Serena Grechi - . Quest’anno abbiamo scelto come indirizzo del nostro 
agire quello di ’abitare i conflitti’ della nostra società, di lottare 
per le dignità perdute, di far sentire la nostra voce ogni qual volta 
venga calpestata la persona e i suoi diritti. Nel piano di lavoro 
stiamo affrontando il tema dei giovani e la mancanza di lavoro o la 
poca dignità del lavoro, le ricadute sulla famiglia sia presente che 
futura, il peso della corruzione e di una società violenta, ingiusta e 
razzista". 

"Siamo preoccupati per la diffusione di una cultura della paura e per 
il risorgere della xenofobia - rileva la segretaria nazionale, 
Francesca Sacchi Lodispoto -. Dal convegno di Pozzallo in poi abbiamo 
sempre considerato il tema dell’immigrazione come centrale per la 
dignità della persona e per una convivenza pacifica nel nostro paese e 
nel mondo". Da qui l’ apprezzamento della proposta "di un incontro di 
riflessione e di spiritualità per la pace nel Mediterraneo, avanzata 
dal presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, e appoggiata 
unanimemente dal Consiglio permanente", conclude. 

Farodiroma.it

Elezioni. Rinascita Cristiana: la cultura della solidarietà per risollevare il Paese

27 Gen 2018

by redazione

Rinascita Cristiana rilancia il tema della solidarietà come bussola da seguire in un momento difficile della vita nazionale. Alla vigilia di elezioni politiche la cui attesa tende a polarizzare le posizioni e ad acuire polemiche divisive, il movimento cattolico conferma il suo impegno a favore del dialogo costruttivo.

È “urgente che come cristiani ci attrezziamo sempre meglio a leggere i segni dei tempi senza paura e settarismo”, afferma la presidente Serena Grechi ricordando che “quest’anno abbiamo scelto come indirizzo del nostro agire quello di ‘abitare i conflitti’ della nostra società, di lottare per le dignità perdute, di far sentire la nostra voce ogni qual volta venga calpestata la persona e i suoi diritti”. Nel Piano di lavoro, spiega, “stiamo affrontando il tema dei giovani e la mancanza di lavoro o la poca dignità del lavoro, le ricadute sulla famiglia sia presente che futura, il peso della corruzione e di una società violenta, ingiusta e razzista”.
“Siamo preoccupati per la diffusione di una cultura della paura e per il risorgere della xenofobia, rileva la segretaria nazionale, Francesca Sacchi Lodispoto, sottolineando che “dal convegno di Pozzallo in poi abbiamo sempre considerato il tema dell’immigrazione come centrale per la dignità della persona e per una convivenza pacifica nel nostro paese e nel mondo”. Per questo, osserva “apprezziamo la proposta di un Incontro di riflessione e di spiritualità per la pace nel Mediterraneo, avanzata dal presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, e appoggiata unanimemente dal Consiglio permanente”.

In linea con quanto già auspicato dal cardinale Bassetti, Rinascita Cristiana continua a promuovere la cultura del bene comune e l’avvio di processi di cambiamento a partire da uno sguardo attento e lucido sulla realtà. In quest’ottica, si conclude oggi una due giorni di riflessione e approfondimento su “La revisione di vita una spiritualità per l’oggi” che ha ribadito l’urgenza di “progettare in modo sempre più mirato e collettivo eventi culturali, azioni, tavoli di dialogo per abitare i conflitti ed essere strumenti di coesione e di pace”.