Mattarella discorso 2023Queste le parole ricorrenti nel discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Presidente non rassegnandosi alla retorica del declino inesorabile della paura e del rancore dice: "vi è un'Italia spesso silenziosa, che non ha mai smesso di darsi da fare". Certo, i poroblemi sono gravi e non debbono essere sottovalutati a cominciare dal lavoro e dalle forti disugualgianze; tuttavia disponimao di grandi risorse "di umanità, di ingegno, di capacità di impresa". E questo richiede "spirito e tteggiamento di reciproca solidarietà" perchè si tratta di una sfida che si può affrontare solo insieme Nord e Sud, giovani e anziani. "Per promuovere fiducia è decisivo il buon funzionamento delle pubbliche istituzioni che devono alimentarla favorendo coesione sociale" "assicurando decisioni adeguate, efficaci e tempestive sui temi della vita concreta dei cittadini", perchè "la democrazia si rafforza se le istituzioni tengono viva una ragionevole speranza". 
Il richiamo alla fiducia che attraversa tutto il discorso del Presidente si condensa con particolare intensità in riferimento ai giovani, che significativamente vengono collegati al tema della famiglia. “Le nuove generazioni – rileva Mattarella – avvertono meglio degli adulti che soltanto con una capacità di osservazione più ampia si possono comprendere e affrontare la dimensione globale e la realtà di un mondo sempre più interdipendente” e hanno chiara la percezione che “i mutamenti climatici sono questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte”. Se “ogni società ha bisogno dei giovani”, ciò è tanto più vero “oggi che la durata della vita è cresciuta e gli equilibri demografici si sono spostati verso l’età più avanzata”. Questa nuova condizione “impone di predisporre nei confronti degli anziani maggiori cure e attenzioni”, ma “occorre, al tempo stesso investire molto sui giovani”. “Diamo loro fiducia”, chiede il Capo dello Stato, “diamo loro occasioni di lavoro correttamente retribuito” e “favoriamo il formarsi di nuove famiglie”. “Dobbiamo riporre fiducia nelle famiglie italiane”, su cui “grava il peso maggiore degli squilibri sociali”, dice ancora il Presidente. “Fornire sostegno alle famiglie vuol dire fare in modo che possano realizzare i loro progetti di vita” e “che i loro valori – il dialogo, il dono di sé, l’aiuto reciproco – si diffondano nell’intera società rafforzandone il senso civico”. Perché “quella del civismo, del rispetto delle esigenze degli altri, del rispetto della cosa pubblica”, afferma Mattarella “è una virtù da coltivare insieme”. (Il discorso integrale)